Riscopro Ho'oponopono
Ho già apprezzato e illustrato questa pratica più volte nel mio percorso, ma oggi vorrei raccontarvi della mia ultima riscoperta in merito:
Era un po' che non praticavo, ma perchè mi stavo concentrando su altre modalità e devo dire che forse è anche perchè mi era sfuggito un anello che riconduceva tutta la catena.
Io credo molto nel potere di poter cambiare le cose, nell'attivismo, sia nella sfera personale che pubblica e sociale.
Solo che... cosa accade quando davvero non c'è via di uscita?
O non hai pensato abbastanza alle soluzioni, oppure non ti sei accorto di una terza via:
che la via di uscita sei tu.
Il tuo vivere, quello che ti piace, quello che viene semplice, il gioco, la magia, la fantasia, le cose della giornata, il godersi un amore per quello che è senza ragionarci...anche il fare niente e accogliere.
Ecco in questa terza via si riesce a stare con quella parte di Sè che sperimentai i primi tempi quando mi venne la fibromialgia, ero così sofferente e senza vie di uscita, che scoprii l'Io Sono, quella parte di me che non soffriva ed era felice comunque.. (ne parlo qui: https://www.amazon.it/Sciamanesimo-Akashico-Magia-leggerezza-danima/dp/B08SGWD9K5 )
Ma a volte, quando i dolori diventano meno intensi e ci si rialza a spronbattuto, si va alla carica come un'Amazzone su tutto perchè si cade in quel "oh adesso che mi sono rialzata voglio tutto come dico io e stare serena!"
Ma si può mai stare sereni così?
No..perchè si perde contatto con un po' del proprio intuito, si cercano aiuti fuori, se ti va male qualcuno ti spinge a cambiare le cose e quando le cambi ti accorgi che le hai perse e vissute male.
Allora ti ricordi quel tratto di cielo azzurro che vedevi quando il dolore ti rendeva immobile e che il vero desiderio della tua Anima non era una vita perfetta, ma una vita felice e sviluppare la capacità di essere felice comunque, anche quando si sperimentano dolore e tristezza.
Ecco...Ho'oponopono è questa strada che ci conduce a essere la vera via di uscita per noi stessi.
Come dicevo tempo fa...non è che si nega l'azione...anzi spesso praticando Ho'oponopono vengono azioni ispirate da fare..ma il tutto diventa una danza felice e non una lotta ("I CARE" vale sempre come motto).
Spero questa danza mi riporti l'amore della mia vita, che ho perduto sbagliando atteggiamento e incappando per questo in attacchi psichici e aiuti sbagliati molto brutti che hanno peggiorato la situazione...degenerandola.
Il mio sbaglio? Non fidarmi della mia intuizione profonda che la pratica avrebbe portato a galla e che nessuno dall'esterno può sostituire..
forse a volte ci si fida del fuori pensando ci fornisca strumenti e poi ti ritrovi che ti inculcano risposte che non hai chiesto e quando sei così fragile l'unica difesa è avere come unico riferimento la tua Saggezza Divina Interiore.
Perchè quando le cose sono difficili, bisogna tirare i remi in barca, acquisire competenze (o rivolgersi con molta attenzione solo a chi dà strumenti e non pareri neanche velati...attenzione a quella branca di "terapia" che si basa sull'ostinazione al passato e sulla ricerca del tossico per forza, invece che sul cosa fa stare bene ora e sul come trovare nuovi scenari e riletture che diano guarigione), e connettersi al Sè Superiore.
Ho'oponopono apre questa strada subito.
Basta iniziare..
un semplice mantra:
mi dispiace, perdonami, grazie, ti amo.
