Perchè scelgo di lavorare nella luce: digressione, riflessione e un appello che mi sta a cuore.
Aggiornamento: 19 ott 2021
Nonostante io conosca il mondo dei lati ombra, ho scelto di lavorare dalla luce.
Perchè? Perchè secondo me è il modo più semplice ed efficace di andare avanti e di includere e illuminare anche i lati ombra.
Se per ombra si intende "conoscere bene parti di sè nascoste" e integrarle..va benissimo, ed è quello che ci è richiesto semplicemente fare per poi evolvere. Conoscere sè stessi era la regola fondamentale posta fuori dai grandi Oracoli dell'Antica Grecia.
Ci sono tanti modi di andare molto a fondo di sè: dalla meditazione di consapevolezza profonda (Vipassana), agli stessi registri akashici (perchè in modo dolce forniscono risposte), ai vari lavori sul bambino interiore (io ne pratico uno attraverso il metodo dell'attivazione "PeterPan", che consente di lavorare con la nostra parte bambina in modo dolce senza toccare in modo traumatico le memorie: si tratta di una attivazine energetica che viene passata e poi la persona la applica da sola su di sè per riabbracciare e riconoscere il suo bambino interiore, capire i suoi bisogni, sistemare le disarmonie e possibilmente ritrovare pace e coltivare nel tempo un ottimo rapporto con lui), evito personalmente di fare praticare meditazioni regressive che potrebbero riallargare i traumi e che dovrebbero essere fatte solo con i terapeuti esperti (e in ogni caso gli effetti collaterali sono imprevedibili). Si entra nella memoria cosciente e si porta armonia, nelle discipline olistiche e non si toccano e non si rientra nei traumi.
Per questo ho studiato per formarmi come coach in modo da imparare un modo di lavorare sull'autoconoscenza che sia volto a essere centrati negli obiettivi, mentre si lavora sulla propria evoluzione e consapevolezza, attraverso tecniche derivanti dalla CBT (terapia cognitivo comportamentale), che permette di fare le "domande potenti", o "giuste domande", al fine di arrivare a sciogliere certe cose attraverso il semplice ragionamento.
Ovviamente tutto questo è valido se non vi sono disturbi più profondi, altrimenti è giusto invece affiancare questi metodi a un terapeuta, che invece potrà lavorare con altre competenze su altri piani e livelli della persona.
Ho fatto delle digressioni.. ma volevo dire che se per scelta non mi occupo molto della parte ombra e dei così detti doni ombra (ad esempio cose più esoteriche, ritualistiche, esorcistiche ecc ecc..) è semplicemente perchè credo (alla filosofia della via "dell'avventura") che luce e ombra siano sinergiche e che gli esseri di ombra siano lì a fare il loro percorso di evoluzione così come noi e che il bene o il male lo facciamo noi..non mi occupo di certe materie perchè penso che i doni e le tecniche vadano usati come mappa per ritrovare il proprio Sè autentico. A questo serve utilizzare gli strumenti anche che sembrano un po' magici o sovrannaturali come i registri akashici. Sono strumenti che sono amorevoli e portano risposte di senso per migliorare sè stessi e donano maggiore equilibrio e lucidità. Non esiste che si aprono i canali e la persona delira o ha la testa piena di voci ecc.. quelle sono espressioni purtroppo di altro, di patologie magari e non è vero che curarsi chiude i canali: curarsi ridà la dignità alla mente di funzionare e poi magari approcciarsi in modo saggio a queste discipline. Lo dico perchè sono stanca di rivedere questo clichè e spero queste mie parole possano aiutare a lasciare andare un vecchio schema che fa tanti danni. Anche la medianità.. Basta con lo stile sedute spiritiche e altro di strano: al giorno d'oggi esistono scuole di parapsicologia che insegnano a usare questi doni semplicemente per lanciare ponti di luce e amore tra le anime o per potersi evolvere. Quindi mi sento di affermarlo, chi ha "il dono" la testa se la tiene ben salda sulle spalle anche se ha un occhio in più aperto. Sono leggende metropolitane quelle per cui si aprono i canali e piovono giù cose fino a farti perdere la testa. Per favore, unite spirito e scienza, se state male datevi la dignità e la possibilità di essere curati o datelo a chi dovesse starvi accanto e non stesse bene. Non c'è nulla di male: la mente che soffre ha la stessa dignità di un cuore in stato di infarto di essere salvata.
Non ha alcun senso un approccio egoico agli extrasensi a tutti i costi, tanto per sentirsi più stregoni..non sto negando l'ipotesi che nell'astrale esistano entità energie a un livello evolutivo più "oscuro" (quindi usate solo metodi sicuri e amorevoli e di luce se vi piace maneggiare le energie), non nego che ci siano persone che si occupano di queste cose giocando a fare gli stregoni neri (per questo dico che nel "non si sa mai" ognuno si fa pure le sue protezioni e pulizie energetiche), non nego quei rari casi che ho sentito e che non giudico di persone che hanno trovato beneficio misterioso dopo l'intervento di qualche frate specializzato in certe energie..
sto solo dicendo che tutte le entità, se esistono, sono lì a fare la loro vita e che se noi scegliamo il bene la via dell'amore e dell'avventura, se non ce ne occupiamo proprio e non le "chiamiamo" in campo, non credo che abbiano da sprecare tempo..la lotta per il dominio tra male e bene è solo nella nostra testa ed è la lotta tra la consapevolezza e l'inconsapevolezza: anzi, non è nemmeno una lotta, è un atto semplice come accendere una luce con l'interruttore e vedere cosa c'è nella stanza e riordinare, fare decluttering, scegliere insomma come vivere.
Vivete Pono, vivete luce, vivete amore, siate etici e tutto va da sè.
