La via di mezzo
Spesso si lotta contro le situazioni.
Spesso ci si arrende alle situazioni.
Giocando al ping pong
eterno,
della frustrazione,
tra il desiderio di cambiare
e quello di vedere cambiato.
Succede spesso, così spesso
nelle relazioni d'amore,
che ci lasciamo inghiottire
dalle convinzioni infine
più bellicose
che vanno a distruggere tutto
come un cristallo in frantumi
che poi rivorresti indietro.
Qual è la via di mezzo?
Portare guarigione,
permetterla,
senza ascoltare chi dice
di avere il manuale
dell'amore perfetto.
L'amore sano, l'amore bla bla bla..
L'amore è solo amore.
Ma ricorda che la guarigione,
quando la chiedi,
arriva solo quando la permetti.
E più tiri in là per cedere,
tanto più alto sarà il dolore
tanto più alta la resistenza
e alla fine sarà sempre più lontana
da ciò che speravi essere la sua forma.
Eppure in qualsiasi momento
tu dovessi cedere e accogliere la forma
che qui ed ora deve avere la guarigione,
allora esci dal peso.
Saprai che devi solo perdonarti
perdonare
lasciare che sia il meglio
che ora può essere.
Non rimproverarti se non l'hai permesso prima
non avere rancore se nel piano di minor dolore
sembrava l'altro a dover capire
per incontrarvi al centro,
la strada della guarigione
arriva sempre tra gli anfratti,
come acqua.
Ricorda: era solo il vostro Kali Yuga,
(così lo chiamava Krishna)
il vostro momento oscuro di passaggio
dal buio alla luce,
quando amore e dolore coesistono
quando coesiste purezza ed errore.
Allora lascia che sia,
cedi tu le aspettative.
Ama e lasciati amare
con la forma
che deve venire.
Nè tu nè l'altro nè nessuno
sa cosa di perfetto possa arrivare.
E soprattutto,
goditi come non hai mai fatto prima
ogni attimo anche se non sai se avrà un senso
un seguito,
anche una sola telefonata.
Perdonami.
Grazie.
Ti Amo.
Laura-SeikimMoanà
